lunedì 31 dicembre 2012

Buon 2013 a tutti!

Un augurio di pace e serenità a tutti!

lunedì 24 dicembre 2012

Auguri di un Natale di gioia!

A tutti i miei studenti e alle loro famiglie, BUON NATALE!


mercoledì 5 dicembre 2012

Buon Natale



Buon Natale a te che vieni dal nord
porta in dono la serenità
cogli al volo l’opportunità
di sentire qualcosa dentro te

Buon Natale a te che vieni dal mare
apri il cuore a chi non ce l’ha
anche a chi per colpa del mare
non la smette di far la guerra che fa

a chi ha scritto le canzoni
a chi ridere ci fa
a chi sbaglia le opinioni
e che si correggerà
a chi non ha molti amici
e che gli amici troverà
Buon Natale, Buon Natale

Buon Natale a te che vieni dal sud
porta il sole a chi non ce l’ha
il profumo e il colore del mare
che ci bagna di felicità

Buon Natale a te che vieni dal freddo
porta un po’ d’aria nella mia città
il coraggio di un bell’ideale
per non essere buoni solo a metà

A chi vive senza condizioni
a chi sente la libertà
a chi stringe le tue mani
e che sempre le stringerà

Buon Natale a chi non mente
perché gli occhi belli avrà
Buon Natale, Buon Natale

Buon Natale a te che vieni dal nord
Buon Natale a te che vieni dal sud
Buon Natale a te che vieni dal mare
Buon Natale anche a chi Natale non fa

Buon Natale a te che vivi lontano
e a parlarti che fatica si fa
prova allora a spedirci un pensiero
e un sorriso sono sicuro arriverà

A chi aspetta le stazioni
a chi il biglietto non ce l’ha
a chi viaggia dentro i sogni
e dove arriva non si sa
Buon Natale a tanta gente perché si sopporterà

Buon Natale, Buon Natale Buon Natale.

venerdì 27 luglio 2012

Una classe...SUPER!

Un chiaro esempio di come il comportamento di un gruppo e le relazioni reciproche positive, possono influire positivamente anche sul rendimento personale.




domenica 22 luglio 2012

Comunicazione e incomunicabilità....

Torno a postare dopo un po' di tempo...
Riflettevo in questi giorni sul tema del comunicare e di come a volte, sia difficile, in ogni ambiente in cui viviamo, far capire le nostre idee. A volte si rischia di non essere capiti o persino equivocati. A tal proposito, sistemando i materiali didattici (durante l'estate c'è più tempo), mi è venuto tra le mani un cortometraggio girato nel mio Istituto nell'a.s. 2006/2007 ed ispirato a 'La lettera di Ramesse' di Achille Campanile, nel quale il tema del comunicare è trattato in stile scherzoso ma profondamente vero. Di seguito potete visionare le due parti del cortometraggio. Buona visione.





domenica 8 aprile 2012

Pasqua di Risurrezione: un augurio di Vita!


Vita!
…perchè altro non desidera il cuore umano.Voglio la vita, ma non una qualunque. Voglio quella vita che ha il sapore della Risurrezione, che conosce la caduta, che ha la consapevolezza della sconfitta, della paura, dell’incertezza, del peccato.Regalatemi una vita da Risorti, perchè solo chi è risorto nel cuore, può vivere e far vivere, perchè conosce la fecondità della speranza, sa che dalla morte si può risorgere, ha sperimentato che l’amore è tenace, ha toccato con mano che dalla polvere ci si può sollevare…
Guarda la versione cinematografica della Risurrezione dal film Gesù di Nazareth del regista Zeffirelli (1977).

sabato 7 aprile 2012

Sabato Santo: il silenzio della vita


Il Sabato che precede la resurrezione è segnato dal silenzio. Il grande silenzio della fede che trattiene il fiato, il silenzio della Chiesa-sposa che attende il suo Signore; il silenzio di chi resta paralizzato dalla morte; il silenzio della Parola che tace.
Quanto è lungo questo silenzio? Quanto durerà?
Nel tremendo silenzio di Dio tutta la creazione attende e geme… profondi sono i suoi lamenti, raggiungono gli abissi della terra e le altezze cosmiche dell’universo. Nel silenzio una voce grida: Vieni! E’ lo Spirito che grida. E’ la Chiesa che grida!

Vieni Signore dell’universo! Discendi, o Vita del mondo, nelle viscere della terra e spezza le catene, infrangi il chiavistello della morte e spalanca le porte del Regno della vita! – Questo significa entrare nel Sabato Santo… attesa feconda della Resurrezione.

Fonte: http://cantalavita.com/2012/04/04/benvenuti-il-triduo-sta-per-iniziare-triduo-pasquale-2012-on-line/



venerdì 6 aprile 2012

Venerdì Santo: dato per noi


La croce, la morte, il dono, l’amore… la radicale forza dell’amore: questo contemplano i nostri occhi! Qui, su questo Golgota non si può non comprendere ogni suo più piccolo gesto, ogni incontro, ogni parabola… qui davanti al nudo della croce, svetta Signore la totalità dell’amore. Non c’è più la potenza del miracolo, non la parola che riporta alla vita, non i venti, nè il mare placato… qui, nudo, resta il tuo sì nelle nostre mani. Qui, su questa collina, poco fuori Gerusalemme, si innalza non più solo un corpo ferito, qui, dove la morte ha fatto tacere la parola dell’uomo, parla il silenzio di Dio: silenzio che abbraccia la morte, silenzio che si fa presenza, silenzio che scende nelle più oscure profondità del peccato e ne scioglie ogni catena. Il centurione guarda sempre più consapevoli di aver ucciso un giusto. Scrutano i giudei quel legno maledetto dalla Legge sul quale pende colui che alcuni chiamavano Messia. Piangono le donne, raccogliendo il corpo di ogni figlio ucciso senza colpa. I discepoli… le folle… chi in lui aveva creduto pensa… “Dov’è quel Padre di cui ci hai parlato? Dove sei Dio se il tuo Santo ha assaporato il dolore innocente e la morte?”
Vive il Padre, nella sofferenza del Figlio. In lui la giustizia si è data a noi come fedeltà e non come vendetta e l’Amore ha svelato al mondo se stesso. Amore, perchè questo è il nome di Dio, quel nome proibito a ogni bocca, quel nome vietato alle generazioni, quel nome ha svelato se stesso nella fragile forza di un pezzo di pane, di un uomo consegnato, di un amico tradito, di un maestro abbandonato, di un Dio atteso e condannato.


Fonte: http://cantalavita.com/2012/04/04/benvenuti-il-triduo-sta-per-iniziare-triduo-pasquale-2012-on-line/


giovedì 5 aprile 2012

Giovedì Santo: amati fino alla fine

Ho trovato questa bella riflessione, di suor Mariangela fsp, sul blog Cantalavita (http://cantalavita.com/2012/04/04/benvenuti-il-triduo-sta-per-iniziare-triduo-pasquale-2012-on-line/) e la voglio condividere con i miei lettori.

Poesia o prosa? Il giovedì santo: la lavanda dei piedi, il togliersi le vesti liturgiche per indossare un grembiule, in dodici radunati attorno ai nostri altari, lo spezzare come sempre, ma più di sempre il pane… tutto sembra riportare in vita quella breve sottolineatura dell’evangelista Giovanni: “Avendo amato i suoi, li amò fino alla fine”. E i biblisti ci dicono che in quel “fino alla fine” c’è l’estremo, c’è la morte, c’è la totalità del dono, c’è il compiersi di tutto quello che fino ad allora era stato detto attraverso i segni, i miracoli, le parole… tutto in quel “fino alla fine” sta per diventare imprescindibile realtà. Lui – Maestro nell’amare. Ciò che accade durante quella che la storia ci ha consegnato come l’ultima cena di Gesù con i suoi è perfettamente conosciuto da tutti noi. Fin da bambini ci viene raccontato, come una di quelle storie straordinarie che non possono essere ignorate. Tutti ci siamo entrati in quel cenacolo, fosse anche attraverso un dipinto, un affresco, una tela… perchè in fondo stare attorno a quel grande tavolo è bello, ci fa sentire in famiglia.
E’ così, che quasi sicuramente si saranno sentiti i discepoli di Gesù e le donne che lo seguivano. Quella cena era una cena importante per tutto Israele: era la cena della Pasqua, la cena in cui ogni figlio di Dio credente stava ritornando con il proprio cuore alla notte dell’uscita dall’Egitto, notte di liberazione, notte in cui Dio aveva cancellato ogni schiavitù, notte di salvezza. Ma quella notte fu notte nuova per tutta la storia. Notte nel cuore dei discepoli che davanti alle parole e gesti di Gesù non comprendono. Notte nel cuore di Giuda che consegna l’amico. Notte per un popolo che non riconosce il suo messia. Notte del sacerdote di Dio che non riconosce Dio. Notte nel cuore del Figlio che continua a fidarsi del Padre. E’ notte e nella notte sorge il nuovo comandamento: “Amatevi! Con la stessa intensità, la stessa forza, la stessa radicalità che avete visto in me. Amatevi, perchè vedendo, il mondo creda”. E’ notte, ma per quanto oscura, non può trattenere la nuova vita, custodita in quel seme che sta per morire nella terra. E’ notte, ma nel buio chi crede stringe le mani di colui che lo guida. E’ notte, e proprio perchè notte, più forte risuona la sua voce e penetra il cuore della storia, di ogni uomo e di ogni tempo: “Amatevi, come io ho amato voi, abbracciando la vostra fragilità, servendovi come amici amati, lasciandomi spezzare come si spezza un pezzo di pane per essere mangiato”. La notte, il dubbio, la paura, la violenza, la morte non impediscono all’amore di amare.


Continua a riflettere guardando la versione cinematografica dell'Ultima Cena dal film Gesù di Nazareth del regista Zeffirelli (1977): a) prima parte; b) seconda parte

Pasqua ebraica e novità portata da Gesù Cristo

mercoledì 4 aprile 2012

La Settimana Santa

Domenica scorsa, detta 'delle Palme', è iniziata la Settimana Santa 2012. La liturgia della Domenica delle Palme, si svolge iniziando da un luogo al di fuori della chiesa dove si radunano i fedeli e il sacerdote benedice i rami di ulivo o di palma che sono portati dai fedeli, quindi si dà inizio alla processione fin dentro la chiesa. Qui giunti continua la celebrazione della Messa con la lunga lettura della Passione di Gesù. Il racconto della Passione viene letto da tre persone che rivestono la parte di Cristo (letta dal sacerdote), dello storico e del popolo o turba. In questa Domenica il sacerdote, al contrario di tutte le altre di Quaresima è vestito di rosso. Di seguito alcune rappresentazioni, cinematografiche e teatrali, di questa festa. E, in fondo al post, alcune immagini della processione delle Palme da Gerusalemme.

Dal film/musical Jesus Christ Superstar:





Dal film Jesus:





Dal musical Il Risorto:





mercoledì 28 marzo 2012

La vita della comunità

La comunità di Gerusalemme era colma di vita e di gioia. I cristiani si radunavano, sotto la guida degli Apostoli, attorno all'Eucarestia, condividevano con semplicità la Parola di Dio, erano solidali e lottavano per la giustizia e la pace (At. 2,42-47).


 

martedì 27 marzo 2012

La pentecoste



La Pentecoste era una festa ebraica che si celebrava cinquanta giorni dopo la Pasqua e in essa si ricordava l’alleanza con Dio sul Sinai. Molti Giudei si recavano a Gerusalemme per celebrarla e per rafforzare la loro speranza nella promessa divina che Israele sarebbe stato il popolo di Dio per sempre. Il giorno di Pentecoste, dopo la Pasqua di Gesù, Dio rinnovò la sua alleanza in un modo tutto particolare: mandò lo Spirito Santo sugli apostoli per renderli capaci di continuare l’opera di Gesù. Luca negli Atti (At. 2,1-13) presenta lo Spirito attraverso i simboli del fuoco e del vento. Il fuoco simboleggia il suo amore, che ci spinge ad amare; il vento è incitamento ad agire.

mercoledì 21 marzo 2012

A proposito di integrazione a scuola...



...Continua...

venerdì 16 marzo 2012

Il passaggio del mare



L'AT ebraico nei testi di Esodo non usa mai il termine 'mar rosso' ma usa l'espressione yam suf, che va tradotta 'il mare delle canne' o 'mare dei giunchi'. Il testo principale per l'identificazione del Mare dei Giunchi dovrebbe essere Es 13-15, ma purtroppo qui troviamo una serie di difficoltà poste dalla critica letteraria, che ancora non ha chiarito tutte le sovrapposizioni dei vari racconti biblici. In seguito alle differenti possibilità di tracciato, si possono indicare i luoghi seguenti: a) per chi segue l'ipotesi della via settentrionale il mare dei giunchi si trova o al Lago Manzale o al Lago Sirbonide; b) chi opta per l'ipotesi del percorso centrale identifica il luogo del miracolo con uno dei laghi lungo la frontiera tra Egitto e Sinai, vale a dire il Lago Timsah o il Lago Ballah; c) per chi accetta infine l'ipotesi del percorso meridionale le possibilità diventano i Laghi Amari o il Golfo di Suez.


 
Il medesimo episodio biblico rappresentato dal film di animazione 'Il Principe d'Egitto':

lunedì 12 marzo 2012

"Roma Cristiana", prima puntata della nuova serie di "Ulisse - il piacere della scoperta"

Nella puntata Alberto Angela compie un viaggio nella Roma cristiana, nei tanti luoghi, monumenti, edifici che hanno fatto la storia della cristianità. Il viaggio tocca chiese celebri, alcune “mete obbligate” dei giri turistici, ma anche angoli della città più appartati, nascosti, dove sono presenti testimonianze importanti della storia della Chiesa. Filo conduttore della puntata è come la capitale dell’impero sia diventata capitale della cristianità. L’editto del 313, con il quale l’imperatore Costantino stabiliva la libertà di culto, più che una cesura nella storia di Roma segna un passaggio: templi pagani diventano chiese (è il caso, clamoroso, del Pantheon); colonne di edifici pubblici vengono inglobati in nuovi luoghi di culto; vasche termali diventano fonti battesimali. Il cristianesimo riesce a raccogliere e tramandare la cultura romana, magari trasformando in ricorrenze religiose festività pagane, e cambiando profondamente la città. Il viaggio di “Ulisse” comincia dalla via Appia, dal Domine Quo Vadis, là dove - secondo la leggenda - Pietro sarebbe stato convinto dall’apparizione di Cristo a tornare a Roma per affrontare il martirio e permettere quindi la nascita di una forte comunità cristiana. Vedremo come vivevano i primi cristiani, perché sono stati perseguitati anche dagli imperatori più illuminati. Sfateremo alcune leggende sul Colosseo e sulle catacombe esplorando quelle impressionanti di San Callisto dove vennero sepolti addirittura ½ milione di cristiani. Centro della comunità romana era la Basilica di san Giovanni in Laterano. Una visita accurata ci permetterà di mostrarne le meraviglie. Momento nevralgico di Roma Cristiana è il rapporto con il potere temporale: che credibilità storica ha la cosiddetta Donazione di Costantino, secondo la quale l’imperatore avrebbe per riconoscenza regalato al Papa la città e l’Occidente tutto? Un luogo seminascosto e molto suggestivo – il complesso dei Santi Quattro Coronati – ci permetterà di esaminare la leggenda e le sue implicazioni. Punto d’arrivo obbligato del viaggio nella Roma Cristiana è la basilica di San Pietro. E’ stata davvero costruita là dove è sepolto il primo Papa? Attraverso quali passaggi una piccola chiesa paleocristiana è diventata la basilica più nota al mondo? Quali difficoltà tecniche ha dovuto affrontare Michelangelo nell’erigere la cupola? Il viaggio inizia e finisce con uno sguardo d’insieme su Roma, dal Gianicolo, mentre al tramonto da tante chiese si alza il suono delle campane.

sabato 10 marzo 2012

Le ragioni del faraone



Mosè chiede un permesso al faraone perché gli israeliti possano celebrare una festa religiosa nel deserto. Il faraone la proibisce ed impedisce il viaggio, perché si ruberebbe tempo al lavoro ed alla produzione. Gli israeliti si lamentano perché si considerano buoni servitori del faraone. Invece egli li accusa di essere pigri, aggrava le loro condizioni di vita e nomina capi alcuni ebrei per rovinare la loro unità e solidarietà. Gli schiavi invocano Dio, chiedendogli salvezza; ma quando Mosè li incoraggia a liberarsi, non vogliono correre rischi e resistono al disegno di Dio; la fede è rischiosa e la libertà è una responsabilità molto impegnativa! Mosè invoca il Signore, che lo assicura del trionfo completo e fortifica la fede del suo popolo. Dio è in ogni luogo, ma il popolo potrà avere la gioia di essere il primogenito del Signore solo nella libertà e nella coscienza della propria dignità. Il racconto delle dieci piaghe dell'Egitto è scritto con un genere letterario epico, noto per gonfiare fatti e numeri, a scapito della precisione storica. L'autore biblico descrive le piaghe come una pressione di Dio sul faraone affinchè lasci uscire dall'Egitto gli Israeliti. Secondo alcuni studiosi le prime nove piaghe sono fenomeni naturali in Egitto, però descritte come causate da Dio. L'acqua del fiume NIlo che si trasforma in sangue, ad esempio, corrisponde al modo in cui l'acqua diventa rossiccia per il trascinamento di fanghi accumulati e per microrganismi, tanto da essere imbevibile. Questo tipo di lettura detta 'concordista', che cerca cioè di mettere d'accordo i dati del testo biblico con eventi naturali o fenomeni scientifici, rischia però di farci perdere di vista il valore teologico di questi racconti (Es. 7-10). Le piaghe sono il segno dell'intervento di Dio per liberare gli Israeliti dalla schiavitù. Dio è con noi e vuole liberarci da tutto ciò che impedisce il nostro sviluppo umano e cristiano.

mercoledì 7 marzo 2012

Il roveto ardente

Il roveto è simbolo della rivelazione di Dio (Es. 3,1ss.). Dal roveto Dio rivela a Mosè il suo nome, YHWH, 'Io sono Colui che sono'. Questo simbolo rappresenta l'amore inesauribile di Dio per l'uomo. Un amore che brucia senza consumare. In questo modo YHWH si rivela come colui che dipende unicamente dalla propria divina libertà  di essere Dio e non dalle definizioni, dagli schemi e dai desideri degli uomini. Conoscere il nome di una persona significa conoscerla ed essere in rapporto con lei.

 

Mosè, un uomo che non sopporta le ingiustizie

martedì 6 marzo 2012

Schiavitù in Egitto

Gli israeliti soffrivano l'oppressione e lo sfruttamento degli egiziani e il faraone ordinò di uccidere i loro figli per evitare che continuassero a crescere e ad acquistare potenza. In Es. 1,8-22 si può osservare la condotta del faraone e delle levatrici. Esse rispettano più Dio che il faraone e lasciano vivere i bambini maschi, contro gli ordini del potente. La vita è un dono di Dio e Lui, come Signore della vita vuole che la apprezziamo e la portiamo alla perfezione.

 

lunedì 5 marzo 2012

Dio ha un progetto per ognuno di noi

Il momento in cui Giuseppe si riconcilia con i fratelli è molto commovente. Giuseppe guarda i suoi fratelli con uno sguardo di fede e scopre che Dio lo ha fatto strumento per salvarli dalla fame e per offrire loro il perdono del Signore. Egli comprende di dover usare il suo potere per fare del bene. Questa visione di fede non giustifica il peccato dei fratelli, ma aiuta ad ammirare come Dio realizzi la sua salvezza in modo gratuito e per mezzo di persone. A volte non possiamo capire le situazioni della vita, ma Dio ci aiuta, e con il tempo, ci darà la sua luce

 

Giuseppe, figlio di Giacobbe

Giuseppe è un personaggio biblico molto popolare. Su di lui ci sono film e opere teatrali. La sua storia ha gli ingredienti per essere un dramma di successo: amore, gelosie, tradimenti, potere, intrighi e riconciliazione. Giuseppe rispecchia l'amore che Dio ha per Israele. Giuseppe fu un grande interprete di sogni e la sua abilità gli procurò l'invidia dei suoi fratelli (cfr. Gen. 37,5-11) e più tardi, invece, essa lo aiutò ad ottenere l'apprezzamento del faraone (cfr. Gen. 41,37-45). Anticamente si pensava che i sogni permettessero di comunicare con la divinità. La scienza attuale dice che manifestano il profondo della personalità. Fra le due idee non c'è molta distanza: Dio agisce nel più profondo dell'essere umano.

domenica 4 marzo 2012

Giacobbe, la benedizione rubata


Giacobbe, la prima astuzia


sabato 3 marzo 2012

Assoluta fiducia in Dio

Impressiona che Dio abbia chiesto ad Abramo il sacrificio di suo figlio? Riusciamo ad immaginare ciò che ha pensato Isacco nel vedere che suo padre lo stava sacrificando? Questa storia è un segno della fiducia assoluta in Dio. Abramo accetta la prova con dolore ed offre a Dio la più grande testimonianza di fedeltà possibile. Per questo lo si considera il padre di tutti i credenti. Anche per Isacco è stata una prova molto difficile. Sapendo che era nato come un dono di Dio, accettò l'azione di suo padre. Dio però non vuole mai la morte e libera Isacco. Lo sviluppo di questo racconto mostra che Dio ama la vita.

Il sacrificio di Isacco del Caravaggio (Galleria degli Uffizi - Firenze - )

Abramo e Sara, capostipiti della promessa

Dal capitolo 12 del libro della Genesi, sono raccolte le tradizioni orali antiche legate a ricordi storicamente fondati. Abram e Sara conducono una vita tranquilla al nord della Mesopotamia. Dio chiede loro di lasciare la patria per stringere con lui un'alleanza. Essi accettano e Dio cambia il loro nome in Abramo e Sara, cosa frequente nella Bibbia quando si accetta una missione da parte di Dio. Abramo si distinse per il suo grande cuore, per la sua obbedienza e per gli atteggiamenti di ospitalità, di generosità e solidarietà. Abramo è riconosciuto come patriarca in tre grandi religioni: ebraismo, cristianesimo e islam.

mercoledì 22 febbraio 2012

Maria di Nazareth nell'arte



Mi piace, oggi, giorno delle Ceneri ed inizio della Quaresima 2012, pensare a Maria, a questa donna, credente, testimone di Gesù, il Messia. Mi chiedo: come avrà vissuto le sue relazioni, con Dio e con gli altri, nella quotidianità? In che senso può essere Maria di aiuto al nostro vivere?

venerdì 17 febbraio 2012

Messaggi...


mercoledì 8 febbraio 2012

Montefortiana 2012

Anche quest'anno scolastico ci ha visto protagonisti alla Montefortiana con le classi seconde. Guarda il reportage fotografico.

martedì 7 febbraio 2012

Giornata per la sicurezza su Internet 2012


Il 7 febbraio 2012 si celebra il Safer Internet Day, la giornata istituita dalla Commissione Europea per la promozione di un utilizzo sicuro e responsabile dei Nuovi Media tra i più giovani.
Guarda il video e rifletti.

domenica 5 febbraio 2012

Dal Big Bang al pianeta Terra



Clicca sul link sottostante per vedere un interessante video sulle varie ipotesi riguardanti la creazione dell'universo e del pianeta Terra.

http://youtu.be/sLeIfzn3c1E