martedì 31 dicembre 2013

Te Deum laudamus!

Questa sera, come ogni anno, in tutte le chiese cattoliche del mondo verrà cantato il Te Deum per ringraziare Dio per l'anno appena passato. Un inno che risale al IV secolo, ma che mantiene intatto anche ai nostri giorni il suo fascino e la sua capacità di commuovere. Il vero significato del Te Deum laudamus, certamente inno di ringraziamento per l'anno trascorso, ma soprattutto, come dice il primo verso, di lode al Creatore perché esistiamo, qualunque sia la qualità della nostra vita.


Oggi, ultimo dell'anno, San Silvestro



È il primo Papa di una Chiesa non più minacciata dalle terribili persecuzioni dei primi secoli. Nell’anno 313, infatti, gli imperatori Costantino e Licinio hanno dato piena libertà di culto ai cristiani, essendo Papa l’africano Milziade, che è morto l’anno dopo. Gli succede il prete romano Silvestro. A lui Costantino dona come residenza il palazzo del Laterano, affiancato più tardi dalla basilica di San Giovanni, e costruisce la prima basilica di San Pietro.
In pace con l’autorità civile, ma non tra di loro: così sono i cristiani del tempo. Il lungo pontificato di Silvestro (ben 21 anni) è infatti tribolato dalle controversie disciplinari e teologiche, e l’autorità ordinaria della Chiesa di Roma su tutte le altre Chiese, diffuse ormai intorno all’intero Mediterraneo, non è ancora compiutamente precisata.
Costantino, poi, interviene nelle controversie religiose (o i vescovi e i fedeli lo fanno intervenire) non tanto per “abbassare” Silvestro, ma piuttosto per dare tranquillità all’Impero. (Tanto più che lui non è cristiano, all’epoca; e infondata è la voce secondo cui l’avrebbe battezzato Silvestro).
Costantino indice nel 314 il Concilio occidentale di Arles, in Gallia, sulla questione donatista (i comportamenti dei cristiani durante le persecuzione di Diocleziano). E sempre lui, nel 325, indice il primo Concilio ecumenico a Nicea, dove si approva il Credo che contro le dottrine di Ario riafferma la divinità di Gesù Cristo («Dio vero da Dio vero, generato non creato, della stessa sostanza del Padre»).
Papa Silvestro non ha alcun modo di intervenire nei dibattiti: gli vengono solo comunicate, con solennità e rispetto, le decisioni prese. E, insomma, ci appare sbiadito, non per colpa sua (e nemmeno tutta di Costantino); è come schiacciato dagli avvenimenti. Ma pure deve aver colpito i suoi contemporanei, meglio informati di noi: tant’è che, appena morto, viene subito onorato pubblicamente come “Confessore”. Anzi, è tra i primi a ricevere questo titolo, attribuito dal IV secolo in poi a chi, pur senza martirio, ha trascorso una vita sacrificata a Cristo.
Silvestro è un Papa anche sfortunato con la storia, e senza sua colpa: per alcuni secoli, infatti, è stato creduto autentico un documento, detto “donazione costantiniana”, con cui l’imperatore donava a Silvestro e ai suoi successori la città di Roma e alcune province italiane; un documento già dubbio nel X secolo e riconosciuto del tutto falso nel XV.
Un anno dopo la sua morte, a papa Silvestro era già dedicata una festa al 31dicembre; mentre in Oriente lo si ricorda il 2 gennaio. (fonte www.santiebeati.it)

martedì 24 dicembre 2013

Buon Natale....musicale....

Con il brano PER TUTTI VERRA', del coro Le Verdi Note dell'Antoniano di Bologna, auguro a tutti un sereno Natale.

mercoledì 4 dicembre 2013

La condivisione è di strada

A Bologna è nata la prima social Street d'Italia: gli abitanti di via Fondazza, diventati amici su Facebook, si aiutano nella realtà, scambiandosi oggetti e favori. Un esempio seguito già in altre 22 zone cittadine. Per saperne di più vai al link: www.socialstreet.it