domenica 31 ottobre 2010

La festa di Tutti i Santi



Nei primi anni del VII secolo,a Roma, il papa Bonifacio IV (papa dal 608 al 615), ottenne in dono dall'imperatore orientale Foca il famosissimo tempio pagano costruito intorno al 27 a.C. da Marco Vipsanio Agrippa, più volte console ed anche genero di Augusto. Uno dei nomi dell'edificio era Pantheon, tempio di tutti gli dei del paganesimo. Il giorno 13 maggio dell'anno 609, il clero romano entrò solennemente nel tempio, precedendo papa Bonifacio che celebrò il rito della consacrazione. Il tempio fu da lui dedicato alla Vergine Maria ed a tutti i martiri. Con questa solennità romana agli inizi del VII secolo, nasce di fatto la festa di Tutti i Santi. Nei primi tempi la festa è quasi soltanto dei romani, gradualmente la accolgono con favore i fedeli di ogni paese: e nel IX secolo il papa Gregorio IV la estende a tutti i santi, anche non martiri, stabilendone poi la data al 1° novembre.  "I santi hanno un segreto: sono misteriosamente contemporanei di ogni generazione perché sono radicati nell’eterno di Dio". Mi piace molto questa frase di Giovanni Paolo II: ci aiuta a ricordare che i santi sono uo­mini e donne come noi, Vangelo incar­nato, maestri di u­manità, fratelli e so­relle che ci guidano nel cammino verso la santità, a cui tutti i battezzati so­no chiamati.

Dolcetti, scherzetti & affaroni...


E' autunno, tornano a crescere le zucche... Quelle di Halloween, naturalmente: la festa – d’importazione americana – che ormai ogni anno, la sera del 31 ottobre, traveste i bambini da mostri per passare di porta in porta domandando «Dolcetto o scherzetto?». Un’occasione simpatica per alcuni, secondo altri l’ennesima moda consumista – se non addirittura un tentativo per far dimenticare la ricorrenza cristiana dei santi e dei morti con una celebrazione pagana. Di certo l’occasione commerciale è ghiotta: pare che oggi indosseranno la maschera ben 8 milioni di bambini e adolescenti italiani, oltre a 2 milioni di adulti, spendendo qualcosa come 420 milioni di euro (150 per i party, 110 di travestimenti, altri 110 per i gadget e addirittura 50 milioni tra zucche, coriandoli neri, festoni, lumini, palloncini, eccetera eccetera). Cifre forse un po’ esagerate, ma che fanno pensare: non è che qualcuno sta approfittando dell’effetto imitazione che contagia spesso i giovani, per combinare qualche colossale affare sul... nulla? Se è vero che ogni bambino italiano spenderà in media 25 euro per Halloween, il dubbio si fa forte: ormai le festività di inizio novembre sembrano il «gancio» al quale appendere le spese dei giovanissimi per mantenerle sostenute tra l’estate e il Natale. E meno male che c’è la crisi economica...Morale? Va bene festeggiare con gli amici, ogni tanto, ma cerchiamo di non abboccare troppo facilmente alle trappole di chi ci vuol far sprecare denaro. E teniamoci qualche euro per le candele e i fiori dei morti; quelli veri.
(fonte: Popotus)

domenica 24 ottobre 2010

La religiosità degli antichi egizi


La civiltà egizia era caratterizzata dalla centralità della religione.
Visita il museo egizio di Torino. Ed al seguente link, un gioco che si svolge all'interno di una tomba egizia. E' in inglese..con un po' di sforzo ci si può riuscire...

domenica 17 ottobre 2010

La religiosità dell'uomo primitivo


Gli uomini, fin dai tempi preistorici, hanno manifestato il loro senso religioso. Tra le testimonianze lasciate, abbiamo le incisioni rupestri della Valcamonica. Vai al sito di uno dei parchi archeologici presenti in tale zona.

martedì 5 ottobre 2010

Oggi, 5 ottobre, Giornata Mondiale degli insegnanti



Vedi al sito ufficiale dell'UNESCO (in inglese) i termini dell'iniziativa: http://www.unesco.org/en/teacher-educ:ation/advocacy/world-teachers-day/
Leggi anche l'interessante articolo "Lo sguardo di un prof può regalare la felicità", che trovi a pag.2 del quotidiano Avvenire, a firma Alessandro D'Avenia: vai al link

domenica 3 ottobre 2010

All'inizio dell'anno scolastico...



E' ripreso da alcune settimane l'anno scolastico e, tra le novità, accanto alle tradizionali lavagne in ardesia, ora si possono trovare nelle nostre aule, alcune LIM (Lavagne Interattive Multimediali). Sicuramente sono opportunità tecnologiche da non sottovalutare, sia per i docenti che per i nostri studenti. Tuttavia sono convinto che, nell'azione educativa, sia di primaria importanza (più ancora della tecnologia) lo stile educativo che si attua con le classi. La missio tipica del docente è quella di mettere nelle condizioni lo studente di conoscere, potenziare e realizzare al meglio le proprie potenzialità, le proprie risorse, quali esse siano. Le innovazioni tecnologiche in didattica sono importanti, ma non sostituiranno mai un buon clima relazionale ed educativo. Allora: buon anno scolastico a tutti!