lunedì 18 gennaio 2010

Per non dimenticare!

La scorsa settimana, nel mio Istituto, anche se un po' in anticipo rispetto alla data prestabilita, abbiamo riflettuto sul Giorno della Memoria. E' venuto ad incontrare le classi terze il vicepresidente nazionale dell'Associazione Figli della Shoah, Paolo Jenna, figlio di quel Ruggero Jenna ricordato ora dal monumento che gli alpini di Boscochiesanuova e il Comune hanno voluto accanto alla baita alpina, catturato in paese dov'era sfollato, l'8 luglio 1944 dalle Brigate nere, consegnato ai tedeschi e avviato alla camera a gas di Auschwitz dopo tre mesi di sofferenze.


Il figlio Paolo, allora undicenne fu nascosto da una signora del luogo nella casa dov'era sfollata e accompagnandolo a Erbezzo nel più sicuro rifugio dell'istituto dei salesiani. Lungo la strada, fermata da una pattuglia delle Brigate nere non ebbe timore a dichiarare che quel bambino che teneva per mano era suo fratello, salvandogli la vita per la seconda volta. Infatti già il padre Ruggero, al momento dell'arresto, aveva detto di non conoscerlo.

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