mercoledì 27 gennaio 2010

Un altro testimone dei lager nazisti...


Fondatore dell’Antoniano di Bologna, Ezio Caroli, nominato poi Padre Ernesto, nacque a Misileo – frazione di Palazzuolo (Fi) – il 9 Gennaio 1917. Educato all’insegna della semplicità, del lavoro e della religione nel 1930 volle entrare nei frati a Cotignola “dopo aver saputo che li si giocava molto e si mangiava bene”. Proseguendo negli studi frequentò a Parma il Liceo Classico poi si trasferì a Bologna, dove rimase 4 anni, per studiare Teologia. Ancora studente partì per l’Albania come cappellano militare fino a che, l’8 settembre del ’43, non venne trasferito in un lager in Germania quale prigioniero dei tedeschi. “L’esperienza del lager è durata 28 mesi… due cose mi hanno segnato: l’incontro con migliaia e migliaia di giovani soldati (da lì è nata l’idea di fare qualcosa per i giovani) e poi la fame; ero arrivato a pesare 38 chili tanto che un mio pensiero fisso è stato quello dei poveri senza cibo; da qui è nata l’idea di una mensa per i poveri”. Dell’esperienza del lager però, Padre Ernesto portò con se anche ricordi positivi, fortemente legati al suo spirito religioso ed intraprendente che lo spinse a creare nel campo una sorta di scuola con conferenze, spettacoli, celebrazioni liturgiche ed anche un bollettino. Ha con sé un altarino da campo di legno e tutto il necessario per la Messa: crocifisso, ostie, ampolline e paramenti sacri. Un giorno, viene bloccato dalla sentinella che lo interroga su cosa stia nascondendo sotto l'abito. Padre Ernesto, facendo spuntare pane, zucchero, uova, biscotti, replica sorridente al militare: “Gottesdienst”, servizio divino. Il fucile si abbassa. La scena si ripeterà molte altre volte con la sentinella di turno che continuerà a girarsi dall’altra parte. Padre Ernesto é morto lo scorso 23 marzo 2009: è un ennesimo testimone della tragedia dell'Olocausto.


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